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  3. SI – i Servi Inutili del Buon Pastore

Lo Statuto dei SI

«Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare» (Lc 17,10)

«Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore.
E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore»
(Gv 10,14-16)

Parte 1 – Orientamenti e peculiarità

Dall’amore per Cristo e per la sua Chiesa e dalla meditazione di queste parole del divino Maestro nasce il desiderio di costituire, in seno alla Chiesa, un movimento ecclesiale 1 denominato «i Servi Inutili del Buon Pastore» 2 (SI).

I Servi Inutili vogliono vivere nella sequela Christi, riconoscendo nell’esercizio della vita di santità nell’ordinario quotidiano (cf Lumen Gentium n.41 e cap.V) la vera identità cristiana alla quale tutti siamo stati chiamati in forza del battesimo 3.

I Servi Inutili si sentono, perciò, invitati alla pratica della perfezione cristiana nell’impegno all’osservanza delle Beatitudini evangeliche, in una appassionata e concreta appartenenza alla Chiesa cattolica, assicurando al magistero ecclesiale una pronta obbedienza ed un sostegno attraverso l’offerta della preghiera, e della vita quotidiana, secondo l’ispirazione dell’apostolo Paolo: «Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa» (Col 1,24).

1 Nota esplicativa degli Orientamenti (N.E.) n.1.
2 N.E. n.2.
3 N.E. n.3.

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