San Michele Arcangelo

La sua festa si celebra il 29 settembre

 San Michele è citato nella Bibbia ebraica, nel Libro di Daniele 12,1, come primo dei principi e custode del popolo di Israele.  Nel Nuovo Testamento è definito come arcangelo nella Lettera di Giuda 9, e nell’Apocalisse di Giovanni 12,7-8. San Michele è l’arcangelo che conduce gli angeli nella battaglia contro il drago, rappresentante il demonio, e lo sconfigge. Per questo è rappresentato con una spada in mano, segno della potenza di cambiamento e di liberazione, e anche della capacità di discernere e di distinguere tra il bene e il male.

La devozione a San Michele Arcangelo ha permesso la nascita di diversi luoghi di culto in tutto il mondo e, in particolare, in Europa, dov’è apparso in alcune occasioni.  Il luogo della prima apparizione è Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia, arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.  Nel Santuario costruito sulla grotta delle apparizioni, i SI hanno fatto la loro consacrazione a San Michele Arcangelo il 10 giugno 2017, a Monte Sant’Angelo (FG) nella grotta dell’Arcangelo Michele.

A questo Santuario che viene comunemente indicato come “Celeste Basilica”, in quanto non consacrata dagli uomini, ma dallo stesso Arcangelo, con decreto ufficiale della Chiesa è stato concesso “per sempre” il privilegio del PERDONO ANGELICO. Dal 1997, infatti, i visitatori confessati e comunicati acquistano l’indulgenza plenaria recitando il Padre nostro e il Credo e pregando per il Papa.

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