San Francesco di Assisi

San Francesco d’Assisi

copatrono del Movimento dei SI

patrono d’Italia e della città umbra dove è nato, dove è stato riconosciuto e dove ha la sede il Movimento de i Servi Inutili I del Buon Pastore.

È il Patrono della Realtà locale SI di Assisi (PG).

La sua festa si celebra il 4 ottobre

 

La sua vita

Giovanni Francesco nacque ad Assisi nel 1182, da Pietro di Bernardone, ricco mercante di stoffe, e dalla nobile Giovanna di origine francese.  Come giovane cavaliere partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo ispirò a cambiare vita. Tornato ad Assisi a 23 anni, Francesco si dedicò alla preghiera e all’aiuto dei poveri e dei lebbrosi.  Molti abitanti di Assisi parlavano delle ‘stranezze’ del giovane Francesco, che viveva da povero, vestito con una specie di sacco legato con cintura di corda, coprendosi il capo con il cappuccio in uso presso i contadini del tempo e camminando a piedi scalzi.  Quando incontrava qualcuno, il suo saluto era “pace e bene”. Si unirono a lui alcuni compagni con i quali poi Francesco, nel 1209, andò a Roma dal papa Innocenzo III per farsi approvare la prima breve Regola di vita del nuovo Ordine dei Frati Minori.   Nel 1219 si recò in Egitto, dove predicò davanti al sultano, poi si recò in Terra Santa; al suo ritorno, si ritirò sul monte della Verna dove ricevette le stimmate, i segni della crocifissione di Gesù, nelle mani e nei piedi. All’inizio del 1225, Francesco si fermò a San Damiano.  Il suo grande amore per Dio e per la creazione è espresso nel Cantico di frate Sole, o “Cantico delle Creature” e nelle Lodi al Dio altissimo e onnipotente. Nell’estate del 1226 Francesco si ammalò gravemente, diventando quasi cieco. I frati decisero di trasportarlo ad Assisi e su sua richiesta, all’amata Porziuncola, la chiesetta nella pianura sottostante la città, dove a tarda sera del 3 ottobre 1226, a soli 45 anni, Francesco morì, adagiato sulla nuda terra.  Francesco venne proclamato santo nel 1228 da papa Gregorio IX e patrono d’Italia nel 1939 da Pio XII.

 

Si racconta

La mattina del 14 settembre 1224, mentre pregava sul monte della Verna, Francesco vide scendere dal cielo un serafino con sei ali di fiamma e di luce, che gli si avvicinò in volo rimanendo sospeso nell’aria. Fra le ali del serafino, Francesco vide lampeggiare la figura di un uomo con mani e piedi distesi e inchiodati ad una croce; quando la visione scomparve lasciò nel cuore di Francesco un grande amore e nel suo corpo i segni della crocifissione; per la prima volta si era verificato il miracolo delle stimmate.

Un giorno il santo stava parlando alla gente vicino ad Assisi.  Uno stormo di rondini cominciò a volare sopra la testa delle persone facendo un gran chiasso. Il santo, ad un certo punto alzò gli occhi e disse: “O care le mie sorelle rondini: volete stare un po’ zitte? “Come per incanto, le rondini si fermarono tutte sugli alberi in silenzio e non si mossero di lì finché la predica non fu terminata.

A Gubbio, un lupo feroce fu ammansito da Francesco a tal punto che l’animale cominciò a entrare nelle case come un docile cagnolino e riceveva dalla gente cibo abbondante.

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