Santa Clelia Barbieri

Patrona dei catechisti dell’Emilia-Romagna, santa Clelia è Patrona anche della realtà locale SI dell’arcidiocesi di Bologna.

La festa liturgica di S. Clelia Barbieri si celebra il 13 luglio.

La sua vita

Clelia Barbieri nasce il 13 febbraio 1847 a San Giovanni in Persiceto (BO), nella contrada detta “Le Budrie”, da genitori poverissimi. All’età di 8 anni rimase orfana di padre a causa dell’epidemia di colera del 1855. Dopo questo lutto la famiglia andò ad abitare in una casa vicino alla chiesa parrocchiale; dopo poco, sebbene fosse nell’uso del tempo accostarsi per la prima volta alla Comunione quasi adulti, per la sua precoce preparazione catechistica e spirituale, Clelia vi fu ammessa il 17 giugno 1858, a soli undici anni. Clelia volle essere e fu Operaia della dottrina cristiana e nel suo percorso di fede che fu adorazione, preghiera, lavoro e carità trascinò altre compagne di uguali sentimenti. Con loro concepì la prima idea di un nucleo di giovani donne votate alla vita contemplativa e apostolica; con loro nacque la Congregazione delle Suore Minime dell’Addolorata, “minime”, piccole, umili per un servizio che doveva scaturire dall’Eucarestia, doveva consumarsi nella Comunione quotidiana e sublimarsi nella istruzione dei contadini e dei braccianti del luogo nel clima turbolento e anticristiano degli anni che vedranno poi la nascita dell’unità d’Italia. Clelia vivrà sempre il suo servizio sotto la guida e la benedizione della Chiesa che mai smise d’invocare in tempi allora molto difficili.  A poco a poco la gente vide Clelia in un ruolo di guida, di maestra nella fede e già a 22 anni la chiamavano “Madre”. E così continuarono fino alla morte che avverrà prestissimo, il 13 luglio 1870. Fu beatificata da Papa Paolo VI il 27 ottobre 1968 e canonizzata il 9 aprile 1989 da Papa Giovanni Paolo II.

Per un approfondimento sulla sua figura di santa e di più giovane fondatrice di una congregazione religiosa, si rimanda a https://it.wikipedia.org/wiki/Clelia_Barbieri; www.minimesantaclelia.it

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