San Bartolomeo (Natanaele), apostolo

è il Patrono della Realtà locale SI di Gazzolo – Arcole (VR), diocesi di Vicenza

La sua festa si celebra il 24 agosto

«Filippo trovò Natanaele e gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret”. Natanaele gli disse: “Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?”. Filippo gli rispose: “Vieni e vedi”. Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. Natanaele gli domandò: “Come mi conosci?”. Gli rispose Gesù: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi”. Gli replicò Natanaele: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!”». (Gv 1,45-49)

In Natanaele si identifica l’apostolo Bartolomeo di cui parlano anche gli altri evangelisti. Era nativo di Cana di Galilea, pescatore.  Le notizie storiche sono pochissime e incerte, a cominciare dalla sua data di nascita. La sua morte è prevedibile tra il 60 e il 68 d.C. Dopo la Pentecoste molto probabilmente partì per l’India e la Mesopotamia per predicare il Vangelo  e poi arrivò in Armenia,   dove convertì alla fede cristiana il re Polimio e sua moglie. Ma il fratello del re, Astiage, in difesa dei culti pagani praticati diffusamente in quella terra, lo fece decapitare dopo averlo fatto scuoiare vivo. Si racconta che poi sia stato gettato in mare e, trasportato dalle acque, sia giunto miracolosamente alle isole Lipari. Di qui  il suo corpo, dopo una sosta a Benevento,   fu portato a Roma,  sull’isola Tiberina, dove sorge il  santuario a lui dedicato.

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